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sabato 30 luglio 2016

I tuoi sogni..

I tuoi sogni si trovano dall’altra parte dei tuoi pregiudizi, delle paure e delle credenze. Smetti di giudicare, apri la tua mente e affronta le tue paure.”
(Albert Ureña)

venerdì 29 luglio 2016

Il basilico proprietà, benefici usi e controindicazioni


Direttamente dal sito www.portalebenessere.com evidenzio questo articolo interessantissimo sulle proprietà di questa pianta aromatica, presente in questa stagione nelle nostre cucine.
Buona lettura,
Ka 

 

Basilico: proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Ricco di vitamine, sali minerali e antiossidanti, il basilico è da sempre tra le piante aromatiche più utilizzate in cucina. Scopriamo le proprietà del basilico, i benefici per la salute e le eventuali controindicazioni.

Basilico: caratteristiche generali

La pianta del basilico, il cui nome scientifico Ocimum basilicum, è una pianta erbacea aromatica a carattere annuale ed appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Per una crescita ottimale la pianta predilige il clima mediterraneo e temperature che oscillano dai 21° ai 26° mentre non sopporta le temperature inferiori ai 10°. La fioritura del basilico avviene nel periodo estivo. Il nome basilico trae origine dal termine greco re, basileus, che sta ad indicare la notevole importanza che nell’epoca classica veniva riconosciuta a questa erba aromatica e officinale. I dottori greci e romani credevano che per coltivare in maniera corretta il basilico a scopo medicinale occorreva seminarlo gridando una serie di maledizioni e già a quel tempo veniva utilizzato per guarire le ferite.
Il basilico cresce in molte regioni del mondo ma la sua origine si fa risalire all’India, all’Asia ed all’Africa. La pianta di basilico solitamente non supera il mezzo metro di altezza e ha un fusto piuttosto eretto con delle ramificazioni nella parte finale. Le foglie sono di un bel verde brillante, hanno forma ovale leggermente appuntita e presentano un margine all’interno. Questa pianta presenta periodicamente dei piccoli fiori bianchi o rosati e foglie vengono raccolte dalla primavera fino alla fine dell’estate.

Basilico: proprietà

Il basilico è ricco di potassio utile a regolare la quantità di liquidi nel nostro corpo, ma contiene anche calcio, ferro, fosforo, magnesio e vitamina A, B, C, E, K e J. Le proprietà digestive del basilico lo rendono ideale per la corretta funzionalità dell’apparato intestinale: le sue proprietà favoriscono, rafforzano il sistema nervoso, alleviano gli stati d’ansia e di nervosismo ed è utile nei casi di insonnia. Il basilico ha potenti proprietà infiammatorie e combatte diversi tipi di infiammazione come raffreddori e malattie della pelle ed è efficace in caso di asma, bronchiti e tosse, ma anche in presenza di gas e di dolori localizzati. Le sue proprietà antiinfiammatorie si rivelano efficaci anche nel combattere l’artrite: infatti, secondo uno studio condotto in India, questa pianta aromatica si è rivelato un’arma efficace nell’alleviare i dolori provocati dall’artrite, fastidiosa patologia che colpisce le articolazioni. È stato accertato che l’assunzione di succo di basilico concentrato in pastiglie riduce notevolmente i dolori di questa brutta malattia.
Il basilico ha anche proprietà antisettiche: efficace contro le punture d’insetti, è un buon rimedio di emergenza. Basta masticare qualche foglia fresca e applicarla nella zona interessata dal morso per lenire il dolore ed estrarre il veleno. Le sue proprietà antibatteriche permettono di inserirlo nella nostra dieta a beneficio dell’intestino. Infatti, approfonditi studi di laboratorio hanno dimostrato che alcune sostanze contenute nel suo olio essenziale, tra cui il limonene, il linalolo, l’eugenolo, l’estragolo, il cineolo, il sabinene ed il mircene, contengono proprietà capaci di inibire la crescita di diversi tipi di batteri, e si presenta utile anche per curare le infezioni all’orecchio.
Infine, notevoli sono anche le proprietà antiossidanti del basilico: le sue foglie contengono tanti fitonutrienti ed antiossidanti utili a contrastare l’attività dei radicali liberi, le vitamine A, C ed E, la zeaxantina, la luteina ed il beta-carotene.

Basilico: benefici per la salute

Gli effetti benefici del basilico sull’organismo riscontrati dagli esperti sono notevoli e questa spezia si rivela davvero molto terapeutica. Basta un consumo medio giornaliero per beneficiare dei suoi effetti. Tra i maggiori benefici apportati dal basilico uno dei più importanti è quello di rilassare il sistema nervoso: infatti, è ottimo per conciliare il sonno e combattere i mal di testa. Una ricetta efficace per i mal di testa è quella di mettere un paio di cucchiai di basilico essiccato in una pentola di acqua bollente e poi avvicinare il viso con un asciugamano in testa per respirarne i vapori. L’asciugamano va messo tutto attorno alla testa e lambire i bordi della pentola per permettere alle vie respiratorie di ricevere il vapore.
Potente alleato per combattere l’anemia, il basilico può evitare le carenze di ferro e aiuta l’ossigeno a circolare meglio nel sangue. Uno dei benefici apportati dal basilico è anche quello di aumentare le difese immunitarie: grazie infatti al magnesio, alla vitamina A e alla vitamina C, l’organismo risponde meglio agli attacchi di virus e batteri, per cui contrasta raffreddore, febbre e malesseri generici. Parte del merito è da attribuire all’eugenolo.
Efficace nella lotta contro i radicali liberi, il basilico presenta diverse sostanze antiossidanti e l’organismo combatte quindi con maggiore efficacia il precoce invecchiamento cellulare. Sempre grazie all’eugenolo, questa pianta aromatica lavora sulle mucose gastriche e migliora anche la digestione. Essendo un antinfiammatorio, combatte inoltre sia i dolori reumatici che quelli articolari, alleviando i sintomi apportati da queste malattie. Notevoli anche i benefici del basilico sull’apparato cardiocircolatorio: proprio perché buona fonte di magnesio, un minerale che rilassando la muscolatura ed i vasi sanguigni, il basilico contribuisce a migliorare il flusso sanguigno e a diminuire il rischio di irregolarità del battito cardiaco. Il magnesio ed il beta-carotene apportano benefici alle arterie ed ai vasi sanguigni mantenendo in salute il nostro apparato cardiocircolatorio. Valido aiuto anche per le ossa, questa pianta aromatica contiene la vitamina K, essenziale per garantire la coagulazione del sangue in caso di necessità e contribuisce a rafforzare e a mineralizzare le ossa. Inoltre, il basilico è in grado di aumentare la produzione di latte materno durante l’allattamento.

Basilico: valori nutrizionali e calorie

100 grammi di basilico contengono 22 calorie.
Quantità per 100 grammi:
  • Grassi 0,6 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Carboidrati 2,7 g
  • Fibra alimentare 1,6 g
  • Zucchero 0,3 g
  • Proteina 3,2 g
  • Sodio 4 mg
  • Potassio 295 mg
  • Calcio 177 mg
  • Magnesio 64 mg
  • Ferro 3,2 mg
  • Vitamina A 5.275 IU
  • Vitamina C 18 mg

Basilico: tutti gli utilizzi

Il basilico viene molto utilizzato in cucina, soprattutto in Italia, e grazie al suo aroma intenso e piacevole è un condimento piuttosto gradito. Utilizzato fresco e aggiunto ai piatti all’ultimo momento permette al basilico di mantenere intatte le sue proprietà aromatiche ed organolettiche, mentre cotto riduce di molto il suo aroma mentre l’essiccazione lo elimina completamente. Comunemente usato nel sugo, per profumare insalate, pesce bollito, zuppe, il basilico in cucina è anche noto per la famosa ricetta del pesto alla genovese, che esalta le proprietà di questa pianta. Per conservarlo per l’inverno si possono mettere delle foglie fresche sott’olio, sotto sale, o meglio ancora surgelate, così da conservare meglio l’aroma.
Per uso interno il basilico viene utilizzato sotto forma di tisana o infuso, che si ottiene con un cucchiaio da frutta di foglie o di infiorescenze in una tazza d’acqua bollente, da bersi dopo i pasti. La tisana è ottima per digestione difficile, crampi allo stomaco, disturbi intestinali accompagnati da gas, catarro, infiammazione e per combattere l’insonnia. Potente alleato per la bellezza, il basilico viene utilizzato sotto forma di infusi e foglie per bagni, lavaggi, impacchi tonificanti e stimolanti della pelle. Un’applicazione di foglie fresche, leggermente contuse è ideale per lenire le infiammazioni cutanee.

Basilico: controindicazioni ed effetti collaterali

Il basilico non deve essere assunto in elevate concentrazioni perché può avere effetto narcotizzante ed è controindicato per chi soffre di allergie alle parietarie. Anche per l’uso esterno si consiglia di assumerlo con moderazione perché può irritare le mucose. Anche le donne in gravidanza non devono consumare troppo basilico perché potrebbe causare anche la toxoplasmosi, una malattia dannosa al feto. Infine, è da evitare l’uso nei soggetti affetti da epilessia.

29 Luglio 2016


giovedì 28 luglio 2016

Consiglio del giorno..


.. Per tenere lontane le zanzare


(personalmente ne uso uno elettrico e va benissimo!!)
Siccome il profumo di questo olio essenziale è molto particolare, vi propongo in alternativa un mix, che è lo stesso che uso io e che, vi assicuro, funziona davvero.
E anche la casa resta profumata che è una meraviglia!!

Ka

mercoledì 27 luglio 2016

Quando il perchè..


Quando il perchè è forte, 
il come si trova sempre

(dal web)

Maschere viso per pelle mista


Direttamente dal sito www.portalebenessere.com una serie di maschere fai da te per chi ha il problema della pelle mista,con la famosa zona "T" grassa ed il resto del viso con la pelle secca.
Mi è sembrato interessante per cui l'ho postato affinchè sia di aiuto e suggerimento a tutte.
Buona lettura,
Ka

" Maschere viso per pelle mista: come trattare una pelle che è grassa e secca al tempo stesso? La pelle mista, rispetto alle altre tipologie, può dover richiedere qualche attenzione in più nei trattamenti. Scopriamo insieme cos’è la pelle mista, le cause e come preparare una maschera viso per pelle mista fai da te.

Pelle mista: cos’è e cosa la causa

In sostanza si definisce “pelle mista” quella tipologia di viso che comprende zone grasse ed acneiche e zone secche, quindi abbiamo la zona T (mento, naso e fronte) che è ricca di sebo e pertanto soggetta all’acne mentre il resto della pelle è secca.
Quindi:
  • pelle non uniforme;
  • tratti secchi e tratti oleosi;
  • brufoli e punti neri o pori dilatati nella zona T;
  • pelle secca sulle guance, nel contorno occhi e labbra e sul collo.
La pelle mista è davvero particolare perché il funzionamento delle ghiandole sebacee è diverso a seconda della zona del viso, nella zona T producono sebo in eccesso come se dovessero compensare la scarsa produzione nelle altre aree del viso, ovvero quelle secche.

Le cause della pelle mista possono essere:

  • genetica, probabilmente è un problema del derma che si eredita;
  • enzimatica, ovvero si ha un’eccessiva presenza dell’enzima 5-alfa reduttasi nei follicoli piliferi di certe zone del viso piuttosto che in altre;
  • cosmetica, anche l’uso di prodotti di cosmesi errati influenza il secernimento del sebo da parte delle ghiandole, ricordiamo sempre che i prodotti troppo aggressivi alterano la normale funzionalità delle ghiandole sebacee;
  • pulizia del viso errata, le zone della pelle mista non vanno trattate tutte allo stesso modo poiché ognuna ha esigenze diverse, la secca ha bisogno di un tipo di trattamento mentre la zona grassa ne necessita uno diverso.;
  • alimentazione con scarso apporto di vitamine e sali minerali, scarsa idratazione;
  • colon infiammato, molto spesso un colon che non viene periodicamente pulito o controllato ed è quindi soggetto alle tossine ed alle infiammazioni si ripercuote sull’aspetto della pelle.

Pelle mista: 5 consigli utili

  1. Non effettuare lavaggi troppo frequenti perché il risultato è irritare sia la zona secca che la zona T;
  2. Trattare le zone con cosmetici differenti;
  3. Attenzione a quando si toglie il make up: un prodotto per la pelle secca ed un prodotto per la pelle grassa, ma direi di prestare molta attenzione ad eliminare per bene il trucco dalla zona T onde evitare l’aggravarsi di acne e punti neri;
  4. Preferire sempre cosmetici naturali, anche fai da te, per trattare la pelle del viso;
  5. Utilizzare le giuste maschere viso per pelle mista, sotto troverai le ricette, che sono delle vere alleate.
Ogni zona ha la sua necessità: la zona grassa deve esser riequilibrata, sgrassata delicatamente e trattata a seconda che siano presenti brufoli, punti neri o pori dilatati mentre la zona secca è più fragile, si desquama facilmente.

Come scegliere i prodotti giusti? Devono essere:

  • non schiumogeni e delicati;
  • niente oli e prodotti untuosi per la zona T invece occorre un burro leggero per le zone secche;
  • scrub viso assolutamente delicato da non utilizzare su pelle acneica o infiammata;
  • bene la crema antirughe ma da evitare le creme troppo ricche;
  • no a siliconi, vasellina e paraffina che occludono i pori;
  • struccarsi sempre con l’acqua micellare;
  • usare un solare adatto che però non contenga oli.

Maschere viso per pelle mista fai da te

Passiamo in rassegna alcune ricette di utilissime maschere per pelle mista.

Maschera viso per pelle mista alla camomilla

Occorrente:
  • argilla bianca
  • infuso di camomilla
  • bardana
Troviamo tutto in erboristeria, anche se la camomilla possiamo tranquillamente prenderla al super. Le foglie di bardana vanno bollite per 5 minuti e frullate, quindi si amalgamano con l’argilla diluendo pian piano con l’infuso di camomilla tiepida. Da tenere in posa 10 minuti almeno. Si tratta di una maschera riequilibrante adatta sia per la zona T che per quella secca.

Maschera viso alla lavanda

Occorrente:
  • farina di riso
  • fiori di lavanda
  • 2 cucchiai di gel d’aloe
  • 1 cucchiaio di miele
Pestare in un mortaio i fiori di lavanda con la farina di riso, diluire con il gel d’aloe ed il miele. Tenere in posa 15 minuti. Questi ingredienti molto delicati rispettano la pelle e ne favoriscono l’equilibrio fra secchezza e sebo.

Maschera viso alla zucca

Occorrente:
  • 1 fetta di zucca
  • argilla bianca
  • tisana alla salvia
Frullare la zucca sbucciata e mischiarla all’argilla, diluendo con infuso di salvia qb. La salvia è purificante, la zucca mantiene la pelle idratata mentre l’argilla asciuga le zone con eccesso di sebo. Togliere la maschera con un infuso di salvia freddo (ottimo tonico per i pori dilatati).

Maschera per il viso allo yogurt

Occorrente:
  • 2 cucchiai di yogurt bianco
  • farina di riso
  • acqua di rose
  • pochissimo succo d’arancia
Amalgamare tutti gli ingredienti usando il succo d’arancia e l’acqua di rose per diluire. Tenere in posa 20 minuti. Si tratta di una maschera anti age, anti irritazioni ma soprattutto seboregolatrice. Togliere la maschera con tè verde freddo.

Maschera viso pera e bicarbonato

Occorrente:
  • mezza pera
  • bicarbonato qb
  • 2 cucchiai di miele
Amalgamare il tutto e tenere in posa 10 minuti. Maschera riequilibrante che nutre la pelle depurandola, il bicarbonato aiuta a ripristinare il pH della pelle in modo delicato. Non va strofinata. Al termine risciacquare il viso con decotto di bardana freddo.

Maschera viso per pelle mista all’uva fredda e tè verde

Occorrente:
  • il contenuto di due bustine di tè verde
  • argilla verde
  • 10 acini freddi di frigo
  • infuso di camomilla
Frullare e filtrare gli acini, aggiungere poco per volta l’argilla ed il tè verde, miscelando con l’infuso di camomilla freddo. Tenere in posa 20 minuti. Una delle maschere viso per pelli miste che preferisco: lenitiva, rinfrescante, antiage, che rispetta la zona T e le zone secche. Perfetta. Da ripetere una volta a settimana specie quando la zona T è molto untuosa.

Maschera viso bianca

Occorrente:
  • farina di riso
  • polpa di cocco frullata (tre cucchiai)
  • farina di mandorle
  • 3 cucchiai di gel d’aloe
  • acqua di cocco qb
Amalgamare il tutto e tenere in posa 20 minuti. Togliere la maschera con acqua di cocco fredda. Ottima maschera idratante e depurante al tempo stesso, molto fresca e ideale dopo le giornate di mare per la pelle inaridita e leggermente irritata dal sole.

Volete un piccolo segreto? Tenete sempre con voi un piccolo spray di acqua termale: rinfresca le zone secche e placa l’irritazione delle ghiandole sebacee"

Quali sono i trucchi e le maschere viso per pelle mista che utilizzate di solito?

lunedì 25 luglio 2016

Concentrazione ed oli essenziali


 Non so per voi ma per me questi sono gli ultimi intensissimi e faticosi giorni di lavoro. E la mia concentrazione latita, per via della stanchezza ed in previsione di ferie meritatissime.
L'olio essenziale di Menta Piperita (Mentha piperita) può essere di aiuto in periodi simili perchè si può definire in aromaterapia sottile un chiarificatore della mente.
Pulisce il pensiero e spinge a superare i propri limiti.
Combatte stanchezza, spossatezza e la sensazione di non farcela in quanto stimola la determinazione, aiuta ad inquadrare i problemi e a cercare soluzioni valide aumentando la concentrazione.
Si diffonde l'olio essenziale con gli appositi diffusori oppure 2-3 gocce su un batuffolo di cotone per inspirarne il profumo piu' volte durante la giornata.
Non usare in gravidanza, durante l'allattamento e in presenza di bambini sotto gli 8 anni ed in caso di epilessia e cure omeopatiche.

Ka

“Nulla è così logorante quanto l'indecisione, è nulla è così futile.”
Bertrand Russel

Ieri non ho pubblicato nulla ma...

... era per una buona causa!!!

Oggi rimedio... ;-)))
Ka

giovedì 21 luglio 2016

Pillolina express


.. per questi giorni, così convulsi ( almeno per me!!)
Per profumare i capelli, mettere alcune gocce di olio di essenziale di lavanda, arancio dolce o ylang ylang sulle setole della spazzola.
Pettinarsi i capelli.
Facile, no??

Ka

mercoledì 20 luglio 2016

Pillolina del giorno..


Contro stanchezza e stress..

una goccia di olio essenziale di lavanda
due gocce di olio essenziale di arancio

nel diffusore a casa donano una sensazione di un viaggio nel verde, estremamente rilassante.

Ka

martedì 19 luglio 2016

BOCCA SANA con gli oli essenziali


L'olio essenziale di Tea Tree e quello di Rosmarino sono potentissimi antisettici e disinfettanti naturali.
Le loro efficaci proprietà antibatteriche e astringenti sono in grado di combattere problemi dentali, alito cattivo, malattie gengivali e carie, rendendoli quindi preziosi alleati per ottenere una bocca perfettamente sana e fresca.
Aggiungiamo quindi 5 gocce di olio essenziale di Tea Tree e 5 gocce di olio essenziale di Rosmarino  ad una confezione di colluttorio, meglio se non alcolico.
Risciacquiamo la bocca, dopo aver lavato i denti, per almeno 30 secondi minimo una volta al giorno.
Questo consiglio ha funzione curativa ma anche e sopratutto preventiva, perchè in grado di proteggere denti e gengive dall'azione dei batteri e di eliminare alla base le cause di gengive sanguinanti, ascessi, dolore dentale e malattie della bocca.
Facile, no?
Ka

Brufoletti occasionali


Il caldo, qualche abbuffata di cibo non prorpiamente sano, sbalzi orminali e...
ecco che spunta il fastidioso brufoletto..
Che fare?
Ricorrere all'olio di tea tree.
 
  • Antinfettivo: agisce in modo efficace contro i microrganismi che causano l’infezione alla base delle eruzioni cutanee.

  • Antinfiammatorio: riduce il processo infiammatorio sgonfiando ed eliminando il rossore.

  • Antisettico: disinfetta in profondita’ evitando che si creino altri brufoli nelle zone cutanee vicine.

  • Cicatrizzante: rigenera la pelle e ricostruisce i tessuti evitando la formazione delle cicatrici.


In presenza di uno o piu’ brufoli occasionali una goccia su un cotton-fioc e tamponare soltanto sulle eruzioni cutanee.

Se la pelle particolarmente è particolarmente sensibile e delicata, si può aggiungere una goccia di o.e. di Tea Tree in un po' di crema viso e applicarne una punta solo sul brufolo picchiettando delicatamente.

Il trattamento va ripetuto una o due volte al giorno fino alla scomparsa dell’eruzione cutanea.

lunedì 18 luglio 2016

ZZZZZ... Zanzare


Vista la canicola, ho letto questo articolo interessante sul sito che seguo www.greenstyle.it e ve lo sottopongo volentieri.
Direi che l'argomento è pertinente alla stagione ed alla temperatura e, per chi come me è anche allergica a tutti gli insetti ( e non solo in modo figurato!) saperne un po' di più significa anche capire come difendersi.
Buona lettura
Ka
 
"Non sempre le calde serate d’estate sono il momento migliore per godersi il relax, magari vacanziero, dopo un lungo periodo di lavoro. A rovinare l’atmosfera, infatti, giungono degli insetti particolarmente fastidiosi: le zanzare e i pappataci. Nutrendosi di sangue, questi insetti sono soliti pungere frequentemente gli umani, creando arrossamenti, gonfiore e un incredibile prurito. Ma da dove deriva questo loro comportamento?
Si è già parlato in precedenti aggiornamenti dei metodi più indicati per ridurre la presenza di zanzare e di altri fastidiosi esseri, sia con l’installazione di zanzariere che con repellenti naturali, quindi con l’introduzione in giardino di varie specie predatorie. Di seguito, le caratteristiche generali di questi incontri estivi, nonché le motivazioni relative alle loro punture.

Zanzare e pappataci: affinità e differenze

 

Zanzare e pappataci sono due degli insetti più frequenti nelle stagioni calde e, almeno negli effetti procurati, si somigliano molto. Entrambi attratti dal sangue, infatti, provocano con le loro punture dei piccoli pomfi, spesso arrossati, altamente dolenti e pruriginosi. Entrambi fanno parte dell’ordine dei Ditteri, ovvero degli esseri dal doppio paio di ali, il primo per garantire il volo, l’altro per assicurarne il bilanciamento.
Le zanzare, il cui nome scientifico è quello di Culicidae, sono una famiglia di insetti che vede ben 3.540 specie differenti. Queste si caratterizzano per un corpo allungato, poggiato su sei zampe lunghe ed esili, dalle dimensioni ridotte: 3-9 millimetri. Le femmine, in particolare, sono dotate di un apparato boccale atto alla perforazione della pelle: grazie a questo lungo elemento, simile a una proboscide, le femmine riescono infatti a prelevare il sangue dalle loro prede. Per questo motivo, vengono identificate come specie ematofaghe, ovvero capaci di nutrirsi prevalentemente di sangue.
I pappataci, il cui nome scientifico è Phlebotomus papatasi, sono degli insetti sempre emotofagi, appartenenti all’ordine dei Ditteri. Di dimensioni mediamente più piccole rispetto alle zanzare, di circa 4 millimetri, presentano un corpo esile ma più compatto rispetto alle prime, nonché delle ali meno vistose. Il nome comune è certamente singolare e deriva dalla caratteristica primaria di questi insetti, nonché la qualità che li differenzia maggiormente dalle zanzare: date le piccole dimensioni, non producono alcun ronzio udibile dall’uomo quando in volo, per questo la loro denominazione deriva da “pappa”, ovvero l’atto di succhiare il sangue, e “taci”, l’assenza di avvisi sonori.
Fatta eccezione per ipersensibilità personali, in genere il morso dei due insetti non provoca altre conseguenze rispetto al prurito e all’arrossamento. Entrambi, a seconda della zona del mondo in cui si trova, possono però trasmettere malattie. La più famosa legata alla zanzara è la malaria, un problema determinato da alcune specie presenti e circoscritte in Africa e in alcune zone dell’Asia. I pappataci, invece, possono dar luogo a una breve sindrome simil-influenzale, a guarigione spontanea. Questi, però, sono particolarmente pericolosi per gli animali domestici, in particolare i cani, poiché possono essere veicoli per la trasmissione della Leishmaniosi Canina.

Perché pungono?

La puntura di zanzare e pappataci non è affatto un fenomeno casuale, bensì una necessità di questi insetti per garantire la loro sopravvivenza. Le femmine di entrambe le specie, infatti, hanno bisogno di alcune specifiche proteine presenti nel sangue, sia umano che animale, per completare il loro ciclo vitale e deporre delle uova fertili, in grado di giungere a piena maturazione. Questa, di conseguenza, è la motivazione principale al loro comportamento.
Prurito e gonfiore, però, non derivano dall’attività di estrazione del sangue in sé, bensì da altre sostanze che questi insetti iniettano dopo aver, in senso lato, terminato il loro banchetto. Sia pappataci che zanzare, infatti, iniettano la loro saliva, quest’ultima dalle proprietà anticoagulanti. Questo composto attiva il sistema immunitario che, per contenere eventuali aggressioni da agenti esterni, porta al rilascio di istamina, responsabile di gonfiore e prurito nella sua azione di contenzione.
Zanzare e pappataci possono essere attratti da vari fattori, primo dei quali pare essere l’anidride carbonica: studi recenti, infatti, svelano come questi insetti siano in grado di identificare le loro prede seguendo l’anidride carbonica emessa con il respiro."

di Roberto Rossi
16 luglio 2016

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Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. 
Johann Wolfgang von Goethe

sabato 16 luglio 2016


Non credete mai di primo acchito all'infelicità manifestata dagli uomini.
Chiedete loro solo se riescono ancora a dormire.
Se SI, vuol dire che in realtà va tutto bene: non sono infelici.

Louis Ferdinand Cèline
1894-1961

venerdì 15 luglio 2016

Acqua di rose per i nostri amici "pelosi"


I nostri cari amici domestici, soffrono in estate a causa del caldo quanto noi.
Non è infrequente che possano soffrire anche della luce solare più intensa, così possono avere gli ochhi arrossati e che lacrimano. Ovviamente se il problema è una seria congiuntivite è necessario ricorrere alle cure del veterinario.
Ma pulire bene i loro occhi ogni giorno, può aiutarli nella prevenzione di molti disturbi, come il rossore oculare e la congiuntivite.
A questo scopo si può tranquillamente usare dell'acqua di rose, perchè molto delicata, che deterge, pulisce e rinfresca.
Per poter pulire gli occhi ai nostri pelosetti, è sufficiente bagnare un fazzolettino di carta ( non il batuffolo di cotone che potrebbe lasciare dei residui!) con dell'acqua di rose e passarlo delicatamente finchè la zona non risulta perfettamente pulita.

Semplice, no?

Ka

Nessun problema può essere risolto congelandolo.
Wiston Churchill
1874-1965

giovedì 14 luglio 2016

Consiglio "piccante"


E' vero che siamo in estate e fa caldo, ma.... avete del peperoncino in cucina?
Benissimo, anzi meglio sarebbe l'olio dove è stato fatto macerare almeno una settimana un peperoncino sminuzzato...
Ma perchè vi starete chiedendo?
Perche con questo naturalissimo ingrediente, che ha la proprietà di ossigenare il sangue, in aggiunta ad argilla verde, si può preparare un fango estremamente utile a riattivare la circolazione e a combattere la cellulite.
Vediamo come:
Servono 10 gocce di olio di peperoncino in 50 grammi di argilla, e acqua quanto basta per ottenere un composto denso. Applicare sulle zone da "trattare e tenere in posa 30 minuti.
Risciaquare ed applicare una buona crema idratante (oppure un olio vegetale).

Ka

Cominciate


Cominciate a fare ciò che è necessario,
poi ciò che è possibile.
E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.

 San Francesco d'Assisi 1181-1226

mercoledì 13 luglio 2016

DIGIUNO

Ho trovato l'articolo molto interessante, sul sito www.blog.pianetadonna.it e ho voluto condividerlo.
Personalmente approvo, anche perchè ritengo che digiunare una volta la settimana aiuti a forgiare e migliorare il carattere, accrescendo la forza di volontà.
E voi che ne pensate??
Ka
 
"La parola “digiuno” è osservata nella società moderna da una prospettiva esclusivamente negativa. Certo lo è quando si tratta di un digiuno involontario che lascia deperire l’organismo, esiste però un altro tipo di astinenza dal cibo, quella volontaria.



Attenzione, perché non stiamo parlando di una tecnica per dimagrire (per quello ci vuole una dieta sana) ma di un metodo per purificare il proprio corpo da scorie e tossine, andando in questo modo ad eliminare disturbi comuni che affliggono la nostra quotidianità.
L’organismo dell’essere umano è predisposto a questa pratica: in tempi antichi si digiunava spesso per mancanza di cibo (ma si viveva comunque), mentre i nostri nonni e bisnonni impiegavano la stessa tecnica per guarire e purificarsi.
Cosa accade al nostro cor
po quando si digiuna per 24 ore?
Dopo appena qualche ora dal digiuno l’organismo comincia a sfruttare le riserve di grassi e zuccheri che vengono normalmente conservate per far fronte ai periodi di carestia.
Ciò vuol dire che i nostri organi cominciano ad espellere queste sostanze per trasformarle in energia. In questo modo avviene una sorta di “liberazione” non solo dalle riserve energetiche che continuano ad accumularsi quando mangiamo, ma per di più dalle scorie e dalle tossine.

Dieta disintossicante? No, digiuno!
Oggi vanno di moda le diete disintossicanti, le quali prevedono spesso l’assunzione di intrugli e bevande in quantità discutibili (e talvolta anche dal sapore discutibile). L’alternativa invece è molto più semplice e non implica preparazioni di alcun tipo.
È riconosciuto dalla comunità medica che digiunare una volta al mese non ha alcuna controindicazione e, come detto, aiuta l’organismo a “rigenerarsi” grazie all’attività giù intensa degli organi, i quali buttano via tutto quel che c’è di superfluo al loro interno.
Una testimonianza molto interessante sugli effettivi risultati del digiuno è fornita dagli ex fumatori che abbiano deciso di intraprendere questa pratica: nonostante avessero smesso di fumare da diversi anni, nel momento in cui si sono sottoposti alla digiuno-terapia hanno cominciato a sentire all’interno della propria bocca il sapore di sigaretta.
Ciò avviene perché le scorie, come già detto, possono accumularsi nel nostro organismo per un numero eccessivo di anni… fino al momento in cui non decidiamo di liberarcene attraverso un trattamento adeguato, ossia il digiuno."

Suggerimento quotidiano


Estate, tempo di docce ripetute. 
Ecco che la nostra pelle, può disidratarsi con più facilità a causa dei detergenti che si usano, oltre alla normale azione del caldo.
Di conseguenza, un piccolo suggerimento per eliminare questo inconveniente grazie all'olio di Mandorle dolci.
Proprio perchè si tratta di un olio, spesso il suo uso viene frenato da quanti non amano la sensazione di pelle unta, nonostante il suo assorbimento sia immediato.
Ha una potente azione emolliente, nutriente, idratante ed elasticizzante sulla pelle e riesce a regalare un bellissimo effetto "velluto"  e possiamo usarlo in modo alternativo.... sotto la doccia.
Proprio così! 
Si procede normalmente facendosi la doccia e risciaquandosi  bene.A quaesto punto ci si cosparge  l'olio di Mandorle dolci, sulla pelle bagnata approfittandone anche per regalarsi  un bel massaggio.
Ci si risciacqua  nuovamente  e se si riesce, prima con un getto di acqua calda e poi di acqua fredda.
Volendo possiamo aggiungere all'olio di mandorle qualche goccia del nostro olio essenziale preferito, a seconda dell'effetto che vogliamo ottenere..
Rilassante, energizzante, afrodisiaco
o rinfrescante per il gran caldo..

La pelle sarà liscia, morbida e perfettamente idratata. 
Ed anche profumata.
Ka

13 Luglio 2016


lunedì 11 luglio 2016


Tempo di vacanze e viaggi in auto...
Come affrontare la stanchezza che deriva dallo stare alla guida molte ore, od anche solo dallo stare fermi negli ingorghi del traffico all'ora di punta?
Ci si può aiutare con gli oli essenziali che, con le loro molecole raggiungono immediatamente quella parte del cervello  che regola le emozioni (l'amigdala) e che ci possono aiutare nello restare più concentrati, allontanare la stanchezza o allentare la tensione nervosa.
Due oli in particolare non dovrebbero mai mancare durante i viaggi in auto:

  • Olio essenziale di Limone: ideale se si deve fare un viaggio lungo e soprattutto di notte. Questo olio  ha notevoli capacità energizzanti, tonificanti e stimolanti dei processi mentali per cui aiuta ad allontanare stanchezza e sonnolenza, rendendoci più reattivi.
  •   Olio essenziale di Menta Piperita: ottimo per aumentare la prontezza mentale e aiuta in caso di nausea o di mal di testa da viaggio.

Non c'è bisogno di immaginarsi utilizzi complicati, basta annusarli!!
Direttamente dal botticino oppure qualche goccia sul fazzoletto o sui tappetini.. 
Utile anche qualche goccia in un po' di bicarbonato nel posacenere.
L'uso migliore è a discrezione del guidatore, l'importante è respirarne il prezioso aroma!!
Ka

Tanto più rimugini un pensiero negativo, tanto più esso viene rinforzato.
Se lo ignori lo farai morire di fame.
Coltiva il positivo.

Swarmi Satchidananda
(1914 - 2002)

domenica 10 luglio 2016

venerdì 8 luglio 2016




Quando vuoi davvero l'amore lo troverai che ti aspetta.

Oscar Wilde
(1854-1900) 

Ricette anticaldo



Certo che, con le temperature di questo periodo, anche mangiare spesso manda in crisi, con il rischio di incorrere in disidratazione.
Quindi ho pensato di proporvi 5 ricette naturali, per saziarsi nonostante le temperature e consentire al corpo l'idratazione ottimale

Direttamente dal sito www.curenaturali.it ecco a voi:


giovedì 7 luglio 2016

Due oli essenziali indispendabili d'estate sono quelli di Lavanda e Menta piperita.
Freschi e profumati, con questi si può "produrre" un' acqua per il corpo rinfrescante e profumante da usare nei momenti in cui si è particolarmente accaldati.



Occorrente:
  • un contenitore spray da 100 ml
  •  un cucchiaio di olio vegetale (Jojoba, di Mandorle dolci o di Vinaccioli). 
  • 30 gocce di olio essenziale di Lavanda
  • 10 gocce di olio essenziale di Menta piperita.
Mettere nel flacone tutti gli ingredienti ed agitare bene, dopodichè aggiungere acqua fino a riempire il contenitore.
Semplicissima da realizzare ha l’effetto di rinfrescare, di profumare ed idratare a fondo la pelle del corpo.

Si rivela utilissima in tutte quelle situazioni in cui si ha bisogno di “sentirti a posto" e soprattutto freschi.
L'unica cosa di cui ricordarsi è di agitare bene il contenitore prima dell’uso e di consumarla entro pochi giorni, al massimo una settimana, in quanto a base d'acqua e priva di conservanti. Se si ha l'impressione che la quantità sia eccessiva si possono dimezzare le dosi.

E via di freschezza!!

Ka


mercoledì 6 luglio 2016

Giornata mondiale del bacio


Oggi, 6 luglio è la giornata mondiale del bacio!
 
Oltre al personale augurio di festeggiarla in maniera dedicata, vi rimando a questo interessante articolo tratto da www.greenstyle.it che parla dei benefici, fisici e psicologici che derivano da questo atto affettuoso. 
Ka


"Il gesto d’amore per eccellenza, almeno nel mondo occidentale. Questo è il bacio, la cui “esistenza” viene celebrata ogni anno (a partire dal 1990) il 6 luglio. Molti quelli storici, anche non propriamente legati a espressioni affettive (un esempio quello tra Leonid Brežnev, a capo dell’URSS, ed Erich Honecker, guida della DDR), come tanti sono i baci immortalati attraverso l’obiettivo di una fotocamera o la tela di un pittore.
Il bacio rappresenta però anche un prezioso alleato per la salute umana, al cui benessere contribuisce in modalità in alcuni casi impensabili. Ecco 5 modi attraverso i quali scambiarsi questo tipo di effusioni può portare dei benefici al proprio organismo.

Bacio: 5 motivi per cui fa bene

  1. Stimola il sistema immunitario dei partner e li rende più resistenti alle malattie. Ciò avviene scambiandosi in media, per ciascun bacio, circa 80 milioni di batteri appartenenti alla flora batterica orale. Lo studio in merito è stato condotto dai ricercatori della Netherlands Organisation for Applied Scientific Research e pubblicato sulla rivista ‘Open access microbioma’ a novembre 2014.
  2. Aiuta a ridurre il mal di testa favorendo il rilascio da parte dell’organismo di dopamine ed endorfine, con il risultato di attenuare il dolore e produrre un generale allentamento della tensione.
  3. L’effetto precedente si traduce anche nell’azione terapeutica del bacio nei confronti di ansia e stress, nonché della depressione. A confermarlo uno studio guidato dal Prof. Giuseppe Genovesi, docente di Endocrinologia presso l’Università La Sapienza di Roma.
  4. Scambiarsi un bacio “alla francese” favorisce però anche un maggiore controllo del colesterolo nel sangue, la cui produzione da parte del fegato risulta ridotta. Questo avviene in seguito alla riduzione dei livelli di cortisolo, anche detto “ormone dello stress”.
  5. I benefici derivanti dal bacio non potevano che interessare anche il cavo orale. Il continuo scambio di saliva che si genera durante il bacio aiuta a rimuovere germi e residui di cibo dai denti, favorendo una maggiore protezione da carie e batteri.

    Curiosità

    Durante un bacio vengono utilizzati 29 muscoli facciali, favorendo una maggiore tonicità della pelle del viso. Questa apparirà inoltre più rilassata, oltre a beneficiare di un naturale effetto anti-rughe.
    Celebre nell’arte è Il bacio dell’italiano Francesco Hayez, realizzato nel 1859 e conservato nella Pinacoteca di Brera, così come Il Bacio di Gustav Klimt, 1907-1908 e conservato presso la Österreichische Galerie Belvedere di Vienna.

    Per quanto riguarda la letteratura non nuoce ricordare quello tra Paolo e Francesca, di dantesca memoria, che rappresenta uno dei momenti più alti del viaggio di Dante attraverso l’Inferno.
    Il bacio scambiato a New York, immortalato dall’obiettivo di Alfred Eisenstaedt, tra il marinaio e l’infermiera al termine della Seconda Guerra Mondiale (divenuto noto come “Kiss in Times Square“) avvenne tra due sconosciuti e fa parte di un set di 4 immagini che ritraevano l’estemporanea coppia in quel celebre momento di passione. Fu invece uno scatto a pagamento, costato 500 franchi, quello che Robert Doisneau realizzò presso l’Hôtel de Ville di Parigi.
    Quel che in Occidente può sembrare normale tende ad assumere connotati differenti presso altre culture. Ne sono due esempi quella tradizionale cinese, che lo bandisce in quanto anti-igienico, o quella giapponese, che lo ritiene un segno di maleducazione qualora sia praticato in pubblico. Più netta la posizione nei confronti del bacio espressa dalla cultura Masai, che lo giudica un atto impuro."

martedì 5 luglio 2016

Antistress



Sarà il periodo, per me estremamenente stressante, dove è necessario mantenere la concentrazione, che mi spinge a proporvi questa ricettina. 
Funzionare, funziona. Ma non dimentichiamoci un buon relax!!!!

Occorrente: 
3 gocce di olio essenziale di Rosmarino
Questi  due oli essenziali  riescono a stimolare la parte del cervello collegata ai processi logici e mentali. Insieme chiariscono il pensiero e allontanano distrazioni e confusioni mentali.
Possono essere usati in diffusione (con gli appositi diffusori di oli essenziali) oppure  mescolate ad un cucchiaio di olio vegetale (ad esempio quello di Jojoba o di Mandorle dolci) creando un olio profumato terapeutico da applicare sui polsi.

lunedì 4 luglio 2016


"La gioia e l'amore sono le ali per le più grandi imprese"

GOETHE

OLIO ESSENZIALE POMPELMO - PERDITA DI PESO-


Estate, tempo di diete.
Vi lascio un suggerimento che può essere un valido aiuto per chi è impegnato in un programma dietetico, sempre un po' difficile da seguire.

Il pompelmo è, da sempre un frutto consigliato durante le diete per aiutare ad eliminare il grasso in eccesso, per cui anche il suo olio essenziale non poteva essere da meno.
 
Agisce infatti in diversi modi:
  • favorisce il metabolismo: che si traduce in un maggior consumo di calorie.
  • riduce l’appetito: normalmente infatti, dopo aver mangiato una quantità sufficiente di cibo, gli appositi recettori che indicano la pienezza vengono attivati per cui il cervello innesca il rilascio di particolari sostanze all’interno dell’organismo che vanno a sopprimere l’appetito e che quindi ci fanno sentire pieni. Tuttavia tra l’attivazione dei recettori e il rilascio di queste sostanze può passare abbastanza tempo da mangiare oltre il dovuto. L’olio essenziale di Pompelmo agisce invece direttamente sul centro di sazietà nel cervello e fa in modo di attivare immediatamente il senso di pienezza.
  • è stimolante del sistema nervoso simpatico: direttamente coinvolto nella combustione dei grassi e nella lipolisi, cioè il processo di smobilizzazione e di eliminazione delle cellule adipose.

Il suo modo d'uso è semplice: si versa una goccia di olio essenziale di Pompelmo su un fazzoletto e si inala profondamente per 2-5 minuti 15/20 minuti prima dei pasti.

Ka